Certificazione

Libretto di impianto

* Allegato1 (Art. 1) del decreto 10 febbraio 2014 (GU Sene Generale n:55 de l7 marzo 2014, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013.

* Allegato 2 delle Disposizioni operative per l'esercizio, la manutenzione, i controllo e ispezione degli impianti termic in attuazzone del le d. 5 R. X 1116 del 20 dicembre 2013" (Bollettino Ufficiale Regione Lombardia Serie Ordinaria n, 26 del 23 giugno 2014.)

Documento Obbligatorio

Il libretto di impianto è un documento fondamentale per gli impianti termici in Lombardia. Esso funge da "carta d'identità" dell'impianto.

NORMATIVE

Qui troverai informazioni utili sulle normative vigenti per garantire certificazioni e sicurezza.

Le normative vigenti nel 2025 per la manutenzione di canne fumarie, camini e stufe in Italia sono piuttosto dettagliate e mirano a garantire sicurezza e efficienza energetica.

UNI 10683: Questa normativa riguarda gli impianti di riscaldamento a biomassa e definisce i requisiti di verifica, installazione e manutenzione delle canne fumarie. Dal 2013, è obbligatorio scaricare i fumi a tetto, salvo alcune deroghe.

Norme di Riferimento: Le canne fumarie devono essere installate e mantenute in modo da garantire una corretta dispersione dei fumi nell’atmosfera. È necessario un controllo periodico delle condizioni della struttura per individuare eventuali danni o crepe.

Pulizia e Controllo: Le canne fumarie devono essere controllate e pulite almeno tre volte all’anno, soprattutto se si usano combustibili solidi come il legno. Gli interventi di pulizia devono essere eseguiti da un tecnico o dallo spazzacamino e registrati in un apposito libretto.

Controllo Esterno e Interiore: È necessario un controllo accurato delle condizioni esterne e interne della canna fumaria, utilizzando apposite sonde in fibra ottica dotate di telecamera. È importante verificare lo stato delle coibentazioni per evitare surriscaldamenti o incendi.

Sanzioni: Le canne fumarie non conformi alle normative possono comportare sanzioni amministrative e obblighi di adeguamento o rimozione.

Sanzioni Amministrative: Le autorità locali possono imporre sanzioni amministrative, che possono includere multe significative. La cifra esatta delle multe può variare a seconda della gravità della non conformità e della regione in cui si trova l’impianto.

Obbligo di Rimozione o Adeguamento: Se una canna fumaria viene ritenuta non conforme, potrebbe essere necessario rimuoverla o adeguarla per rispettare le normative vigenti. Questo può comportare costi aggiuntivi per il proprietario dell’immobil.

Responsabilità Civile e Penale: In caso di incidenti o danni causati da una canna fumaria non conforme, il proprietario potrebbe essere ritenuto civilmente e penalmente responsabile. Questo include danni alle proprietà vicine, rischi di incendio o problemi di salute dovuti a fumi non adeguatamente dispersi.

Procedimenti Legali: La non conformità può portare a procedimenti legali, con possibili conseguenze giudiziarie che possono includere ulteriori multe e obblighi di riparazione

In alcuni casi, potrebbe essere richiesto un certificato di conformità da parte di un tecnico qualificato per dimostrare che l’impianto rispetta le normative vigenti.

Altezza Inadeguata: Una canna fumaria che non supera il colmo del tetto, come richiesto dall’articolo 5 comma 9 del DPR n. 412/93, può causare il rientro dei fumi nell’edificio, creando rischi di intossicazione da monossido di carbonio.

Mancanza di Manutenzione: Una canna fumaria non pulita regolarmente può accumulare fuliggine e sostanze potenzialmente pericolose, aumentando il rischio di incendi e riducendo l’efficienza energetica.

Materiali Non Adeguati: L’uso di materiali non resistenti al calore o corrosivi può compromettere l’integrità strutturale della canna fumaria e aumentare il rischio di incidenti.

Installazione Errata: Non conformità alle linee guida di installazione o uso improprio dei componenti può portare a problemi di tiraggio e dispersione dei fumi.

Scarico a Parete: In alcuni casi, le canne fumarie vengono installate per scaricare i fumi a parete anziché a tetto, il che può violare le normative vigenti e causare problemi di sicurezza.

Questi sono solo alcuni esempi di situazioni che possono portare a non conformità. È importante seguire le normative e effettuare controlli periodici per garantire la sicurezza e l’efficienza energetica degli impianti di riscaldamento.

Una volta eseguita la manutenzione, la dichiarazione di conformità deve essere rilasciata dall’impresa installatrice. Questo documento attesta che l’impianto è stato realizzato e mantenuto secondo le normative vigenti. La dichiarazione deve includere dettagli come il progetto dell’impianto, i materiali utilizzati e una relazione tecnica che conferma la conformità alle norme di sicurezza

La manutenzione delle canne fumarie, dei camini e delle stufe può essere effettuata solo da professionisti qualificati, come tecnici specializzati, aziende certificate o spazzacamini autorizzati. È importante che questi professionisti abbiano le competenze e le certificazioni necessarie per garantire che il lavoro sia eseguito correttamente e in conformità con le normative vigenti.

Una volta completata la manutenzione, il professionista incaricato deve rilasciare un documento chiamato Dichiarazione di Conformità. Questo documento attesta che l’impianto è stato controllato, pulito e manutenzionato secondo le regole e le normative attuali. La Dichiarazione di Conformità include dettagli come:

  • I dati del tecnico o dell’azienda che ha effettuato la manutenzione.
  • La descrizione dei lavori eseguiti.
  • La data in cui la manutenzione è stata effettuata.
  • La conferma che l’impianto è conforme alle normative di sicurezza.

Le normative della Regione Lombardia per la manutenzione delle canne fumarie sono piuttosto specifiche e mirano a garantire la sicurezza e l’efficienza energetica degli impianti di riscaldamento. Ecco alcuni punti chiave:

  1. Pulizia Periodica: Le canne fumarie devono essere pulite e controllate almeno tre volte all’anno, soprattutto se si utilizzano combustibili solidi come il legno. Questo aiuta a prevenire l’accumulo di creosoto e a garantire un buon tiraggio.

  2. Controllo Esterno e Interiore: Prima di procedere con la pulizia, è necessario effettuare un controllo esterno delle condizioni della struttura per individuare eventuali danni o crepe. L’esame interno può essere effettuato con apposite sonde in fibra ottica dotate di telecamera.

  3. Documentazione: Tutti gli interventi di pulizia devono essere registrati in un apposito libretto di manutenzione. Questo documento è importante per dimostrare la conformità alle normative e per eventuali controlli da parte delle autorità.

  4. Normativa UNI 10683: Per gli impianti alimentati con legna o altri biocombustibili solidi, la normativa UNI 10683 stabilisce i requisiti di verifica, installazione e manutenzione degli impianti di riscaldamento a biomassa. Questa normativa impone un sistema di evacuazione dei fumi che permetta una dispersione adeguata nell’atmosfera.

  5. Deroghe: Esistono delle deroghe per l’installazione di canne fumarie in posizioni diverse dalla sommità del tetto, ad esempio per canne fumarie a condensazione o per edifici storici.

Queste normative sono progettate per garantire che le canne fumarie funzionino in modo sicuro ed efficiente, riducendo i rischi di incendi e intossicazioni da monossido di carbonio.

DOMANDE FREQUENTI​

Qui troverai informazioni utili, curiosità e consigli che normalmente sono richieste dai nostri clienti.

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È consigliabile pulire la canna fumaria almeno una volta all’anno. Se usi frequentemente il camino o la stufa, potrebbe essere necessario pulirla più spesso, soprattutto se utilizzi combustibili solidi come il legno.

Alcuni segni comuni includono il fumo che rientra in casa, un odore di fuliggine, un tiraggio ridotto del camino, o la presenza di residui di creosoto sulle pareti della canna fumaria.

La mancata pulizia può causare l’accumulo di creosoto, che è altamente infiammabile e può portare a incendi della canna fumaria. Inoltre, può ridurre l’efficienza del sistema di riscaldamento e aumentare il rischio di intossicazione da monossido di carbonio.

Il tempo necessario può variare a seconda delle dimensioni e delle condizioni della canna fumaria, ma in genere una pulizia completa richiede da 1 a 2 ore.

Sì, è utile rimuovere eventuali oggetti intorno al camino o alla stufa e coprire i mobili vicini per proteggerli dalla polvere. Assicurati che il camino o la stufa siano completamente freddi.

Il costo del servizio può variare a seconda della zona e delle specifiche esigenze del cliente, ma in genere i prezzi vanno da 50 a 150 euro per una pulizia standard.

Sì, oltre alla pulizia, è importante effettuare una manutenzione periodica per controllare eventuali danni strutturali, verificare la corretta tenuta delle guarnizioni e assicurarsi che tutti i componenti funzionino correttamente.

Una canna fumaria pulita migliora l’efficienza del sistema di riscaldamento, riduce il rischio di incendi e intossicazione da monossido di carbonio e prolunga la vita utile dell’impianto.

Una pulizia standard include la rimozione della fuliggine e del creosoto dalle pareti interne della canna fumaria, un controllo visivo delle condizioni strutturali e la verifica del corretto tiraggio del camino.